IL LIMONE DI SORRENTO

Il limone di Sorrento gode della certificazione I.G.P. rilasciata dall’Unione Europea. Oggi i limoni sono i frutti più intensamente coltivati in penisola Sorrentina, dove grazie a condizioni climatiche particolarmente favorevoli, unite alla vicinanza con il mare ed alla particolare struttura dei terreni vulcanici, vengono conferite particolari proprietà organolettiche. Il prodotto si presenta con una particolare forma ovale, dimensioni medio-grosse ed un peso non inferiore a 85 grammi, caratteristico colore giallo cereo della loro scorza, abbondante succo e aroma deciso e penetrante . La produzione risulta assai impegnativa, giacché la pianta é allevata sotto copertura, per una tradizionale usanza degli agricoltori locali di ritardare la maturazione dei frutti invernali onde poter rendere il prodotto disponibile tutto l’anno (soprattutto fra maggio e settembre, quando maggiore è la richiesta del mercato). Le coperture realizzate con particolari pergolati, protetti frangivento, difendono gli agrumeti dal vento salmastro e da condizioni atmosferiche non sempre favorevoli. Di origini antiche, se è vero che la presenza di limoni nell’area sorrentina è certificata da documenti storici del 1500, il Limone di Sorrento IGP ha in effetti antenati genetici che risalgono addirittura all’epoca romana. Su numerosi dipinti e mosaici rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano sono raffigurati infatti limoni molto simili agli attuali “massesi” e “ovali sorrentini” che testimoniano l’utilizzo di tali frutti profumati sulle mense dei nostri avi latini. Ma le più importanti documentazioni sulla presenza di limoni nella zona risalgono all’epoca rinascimentale. Atti di vendita, dipinti, trattati di letteratura e di botanica ci raccontano dell’impiego dei limoni prodotti localmente per i più svariati usi, anche se dobbiamo attendere il 1600 per avere la certezza della coltivazione in forma specializzata, come risulta dagli atti dei locali Padri Gesuiti.
Ancora oggi esiste uno dei primi fondi coltivati, nominato appunto “Il Gesù”, situato nella Conca di Guarazzanno, tra Sorrento e Massalubrense. Questa testimonianza avvalora la tesi che è proprio da questi due comuni della Penisola Sorrentina che hanno avuto origine i nomi della varietà da cui si trae il prodotto: “Ovale di Sorrento” e “Massese”.
Citato nelle opere di Torquato Tasso, nativo proprio di Sorrento, Giovanni Pontano e Giambattista della Porta, il Limone di Sorrento IGP arriva fino all’800, quando lo storico Bonaventura da Sorrento ne testimonia la spedizione in tutto il mondo, soprattutto attraverso i bastimenti diretti verso l’America. Si deve comunque alla tenacia ed alle capacità dei produttori locali, che sono andate sviluppandosi nel corso dei secoli, se oggi disponiamo di un prodotto altamente selezionato e di assoluta qualità.
Il Limone di Sorrento IGP è un prodotto molto versatile che trova ampio utilizzo in cucina. Con il limone, infatti, si possono preparare le più svariate pietanze: dai primi ai secondi, dai dolci ai liquori. Tra i prodotti da accostare al Limone di Sorrento IGP vengono consigliati i primi come gli spaghetti e i bentagliati, ma anche i finocchi ed il pollo. Tra le specialità caratteristiche a base di Limone di Sorrento IGP non si può non citare il “limoncello”, il famoso liquore distintivo della zona, ottenuto dalla buccia del limone messa in infusione in una soluzione alcolica. Da provare anche un’altra specialità, la marmellata di Limoni di Sorrento.