Tonino Cardamone giovane in pensione

 

T R A M A


Siamo a Napoli in casa Cardamone. Tonino vive con la sorella Maria, di qualche anno più giovane, taccagna ed in eterna ricerca dell’anima gemella. Hanno dato ospitalità al cugino Ettore buttato fuori di casa dalla moglie.
Spesso si vede Ciro un No Global col nome di battaglia CHE GUEVARA.Ad animare i quadretti iniziali ci sono anche gli ingressi del ragazzo del bar VANIGLIA talmente suonato da non ricordare più di essere stato pugile. Da poco tempo, nell’appartamento affianco si è trasferita l’avvenente signorina OLGA SUITE e la sua cameriera ucraina KARINA.
Non si riesce a capire la vera professione della bella vicina ma poco importa, visto che si offre, grazie alle sue amicizie al ministero, di far avere un aumento all’assegno mensile di Cardamone, unica fonte di reddito della casa. OLGA è naturalmente ben vista dai vicini di sesso maschile ma ovviamente in conflitto con Maria, fino a quando, intuito il debole che questa ha per Ciro le offre consigli per poterlo conquistare.
Maria accetta ed organizza una cenetta intima con Ciro (cibo afrodisiaco fornito e portato a casa dal cuoco Giappone ‘NDO). Maria e Ciro restano soli, ma nel momento culmine suonano alla porta. E’ l’ispettore INPS CACACE venuto a controllare, in seguito allo scandalo dei falsi invalidi, l’inabilità di Tonino Cardamone. Ma Tonino si è allontanato momentaneamente con Ettore.
Maria e Ciro, presi alla sprovvista, danno vita ad una serie di equivoci. Rientra Ettore e la situazione s’ingarbuglia al punto che l’ispettore va via convinto che Tonino Cardamone non esiste e di aver individuato l’ennesima truffa ai danni dello stato. Siamo al secondo tempo ed è il mattino successivo. Olga si è offerta di dare loro una mano e, tramite le sue conoscenze, ha convinto l’INPS a rimandare in casa l’ispettore Cacace.
Ma a questo punto non si può rischiare di perdere la pensione e bisogna far apparire Tonino più matto di quello che è. A tale scopo Ettore mette a punto un copione di un bluff: Cardamone è talmente matto da credere di essere il presidente del consiglio, Per assecondarlo Ettore e Ciro sono le sue guardie del corpo, Maria è la sua segretaria personale ed Olga la first lady. Alla fine Tonino scambia l’ispettore per un terrorista e vuole ucciderlo.
Lo bloccano e facendo scappare l’ispettore, che a quel punto non avrà più ombra di dubbio sulla pazzia di Cardamone, Provano ripetutamente la scena del bluff sotto la regia di Ettore. L’ispettore arriva però in anticipo e così nell’esecuzione del bluff tutto va storto e l’ispettore finisce col comprendere la messa in scena. La pensione è perduta e tutti sono colpevoli di truffa aggravata. L’ispettore intravede uno spiraglio: magari, mettendosi d’accordo, si potrebbe evitare la revoca della pensione di Tonino e la denuncia ai suoi complici. Siamo all’epilogo ed è passato più di un mese. L’economia della casa è in grave pericolo.
L’ispettore ha intascato i soldi del ricatto ed ha revocato l’assegno mensile. Non possono denunciarlo, altrimenti rischierebbero di finire sotto processo, sono senza un soldo ed allora c’è una sola cosa da fare: mettersi in politica. Tonino si candida, i suoi complici sono lo staff e sono in piena campagna elettorale. Stanno per registrare uno spot quando arriva un altro ispettore INPS. Si scoprirà essere quello autentico perché Cacace non era altro che un attore di una contro truffa architettata da OLGA. Tutto è pronto per lo spot.
Tonino entra in doppiopetto e, guardando in camera, vuole firmare un contratto con gli italiani promettendo 2 milioni di posti di lavoro. Per l’ispettore non c’è dubbio: è pazzo e la pensione è confermata.

 


Personaggi e interpreti in ordine di apparizione:

Maria: Donata Leonardo

Ciro: Paolo Aiello

Tonino: Salvatore Russo

Vaniglia: Pasquale Federico

Ettore: Luca Russo

Carina: Giuseppina Castellano

Olga: Anna Giglio

Cuoco giapponese: Salvatore Guida

Aiutante cuoco: Elena Gargiulo

1° Ispettore: Antonino De Angelis

2° Ispettore: Anna Ercolano

Regia: Giuseppe Russo

Scenografia: Michele Gargiulo, Aniello Russo, Salvatore Guida

Trucco: Anna Ercolano

 

La rappresentazione è andata in scena con le seguenti date:

- 30 gennaio presso il Teatro Delle Rose di Piano di Sorrento,

- 11 febbraio presso il Teatro Tasso di Sorrento,

- 14 marzo presso il Teatro San Michele di Ottaviano,

- 17 aprile presso il Teatro Delle Rose di Piano di Sorrento,

- 22 luglio presso il Conservatorio Sette Dolori di Sant'Agnello nel          corso della Rassegna "Mascherestive",

- 2 agosto a Casarlano (Sorrento) nel corso della manifestazione "Aperti  per  Ferie",

- 7 settembre alle Terme Nuove di Castellammare di Stabia,

- 20 e 21 marzo presso il Teatro Mio di Vico Equense nel corso della  Rassegna "Torre d'Oro Festival".

 

Il ricavato del 30 gennaio e dell' 11 febbraio è stato devoluto al piccolo Francesco Muci di Castellammare di Stabia e all'associazione AIAS di Sorrento. Quello del 17 aprile alle Clarisse del Monastero del Buon Gesù di Orvieto.