Rassegna Teatrale Amatoriale “Mascherestive”

 

2009

 

 

Mercoledì 22 luglio

 

Compagnia Teatrale "A Zeza" Sant'Agnello in

"Tonino Cardamone giovane in pensione"

Commedia in 2 atti di Caiazzo, Ardone, Peluso, Massa

 

Quarantenne precocemente pensionato per disturbi mentali Tonino vive con la sorella Maria, di qualche anno più giovane, taccagna ed in eterna ricerca dell’anima gemella. La saggezza della follia lo aiuta ad analizzare il mondo che lo circonda con estrema lucidità. Alla fine non si capisce se è matto per davvero o finge per intascare l’assegno mensile. La vicenda si svolge tra vari personaggi e situazioni impreviste, allo scopo di ottenere un aumento della pensione di invalidità.

 

 

 

Mercoledì 29 luglio

Compagnia Teatrale “Gli Ignoti” Napoli  in "Te gusta la rivista?" Commedia in 2 atti  Scritta e diretta da Marino Gennarelli

  

Ambientata nel Luglio del 1943, racconta le vicissitudini di una scalcagnata compagnia teatrale di “rivista”, impegnata ad esibirsi in un paesino dell’entroterra campano.

Lo spettacolo , oltre a regalare due ore di divertimento, offre anche uno spaccato di vita in quei bui e difficili anni della nostra storia.

Esso vuole essere inoltre un omaggio all’Avanspettacolo e alla Rivista; Autentiche scuole d’arte e fucine di tanti grandi artisti.

Il lavoro è una commedia con musiche (alcune originali) che da svariati anni calca le scene Italiane, rappresentate da varie compagnie sia amatoriali che professionistiche.

L’evocazione storica, le gag, le musiche , le canzoni, i balletti, rendono questo lavoro uno spettacolo godibile e divertente, con un finale che, memori delle lezioni teatrali del passato, lascia pensare.

 

 

 

Venerdì 7 agosto

Compagnia Teatrale “Teatro Mio” Vico Equense in “Meno male che c’è Attilio” Commedia in 2 atti di Bruno Alvino

 

Diverse vicende vivono in questa commedia animate da personaggi, ognuno a suo modo particolare.
L’obiettivo è stato quello di farle apparire tutte sullo stesso piano, senza mai affondare, però, la storia cardine. I personaggi, ognuno con la propria, precisa identità, rimangono singolari ma anch’essi sempre al servizio della coralità.
L’idea è quella che tutti siano protagonisti e che il pubblico non debba riuscire ad individuarne uno in particolare, affinché il vero protagonista resti “l’uomo” nel suo rapporto continuo col resto dell’umanità. Scene e costumi, senza particolari pretese, contribuiscono a dare un’ idea realistica, il più possibile, dei fatti che accadono.
La speranza è sempre quella, comunque di divertire il pubblico, facendolo, semmai anche riflettere.

 

 

Mercoledì 12 agosto

Compagnia Teatrale “Teatro per noi” San Giorgio a Creamano in “Operazione Ottopusso”

Di Marisa Mignano

 

Operazione Ottopusso, liberamente tratta da “Parcheggio custodito” di Gerry Petrosino, è come una telecamera che entra nella vita di una qualunque famiglia di oggi e ne spia i movimenti, le abitudini, gli umori, mettendo l’accento sui problemi della nostra società. Le personalità dei personaggi sono state volutamente esagerate, come le situazioni stesse a volte inverosimili e confusionaria e caotica come la vita di oggi. Operazione ottopusso non ha la pretesa di voler inviare un messaggio, per quello ci pensano altre fonti di comunicazione, né vuole invitare a riflettere, la riflessione ognuno di noi la ricerca in se stesso, vuole solo riuscire a divertire… ma se dopo aver visto questa commedia tornando a casa qualcuno di voi chiederà ad un padre, un nonno, un figlio “come stai?” allora saremo più soddisfatti di un qualunque lungo applauso.

 

Mercoledì 19 agosto

Compagnia Teatrale “Ma chi m’ò ffa fa” Napoli  in “Vado per vedove” di Marotta e Randone

 

"Vado per Vedove" è considerato un classico della commedia brillante napoletana tratta della cronica arte di arrangiarsi di cui il popolo partenopeo, o per vocazione, o per necessità, è maestro. Il protagonista, Eduardo Palumbo, che nonostante la sua matura età sfoggia un fascino ancora apprezzato, circuisce povere ed ingenue vedovelle inducendole a lasciargli gestire i loro lasciti. Egli è il prototipo dell'uomo che vive di espedienti contando sul proprio carisma e la capacità, attraverso sapienti giri di parole, di ottenere ciò che desidera. Tutto si svolge sotto la supervisione di Gennaro, suo fedele collaboratore. Il destino tuttavia gli riserba delle beffe, le "donzelle" di cui si è circondato tirano fuori a sorpresa gli artigli creandoli non pochi problemi dimostrando di non essere proprio quelle ingenue vedovelle che crede siano. Aggiungiamo a tutto questo le sapienti caratterizzazioni messe in atto dagli interpreti della Compagnia e il risultato non può essere che una serata all’insegna del divertimento.