La Quaterna porta Guai

 

Domenica 14 Gennaio alle ore 17.00 presso Villa Fondi al via la Rassegna di Teatro Amatoriale Maschere d’Inverno organizzata dal Comune di Piano di Sorrento e l’Associazione Culturale ‘A Zeza. In scena la “Compagnia Teatrale da Cortile – Gerardo Plazza” di Succivo (Caserta), nata nel 1999, che  ha come obiettivo quello di aiutare il prossimo, tramite la beneficenza e la teatro – terapia. All’interno del gruppo sono presenti, infatti, ragazzi con lievi disabilità, ma che fanno del teatro la propria vita, dedicando tutte le loro forze, riuscendo a dimostrare che per tutte le persone che hanno abilità diverse da quelle consuete non esiste solo la via della sofferenza o del disagio.

 

 La commedia in due atti che porteranno in scena ha per titolo: “LA QUATERNA PORTA GUAI” di Gennaro D’Auria descrive le vicissitudini di una famiglia che, a seguito di una vincita al lotto, si scontrerà con tantissimi e gravi problemi.

 

 

 

Toy Boy

 

Una commedia brillante piena di equivoci Isabella è un'ambiziosa imprenditrice nel settore cosmetico sposata con Gennaro, amministratore della sua società - la Beautiful Isa S.p.a. Una coppia affiatata ma con qualche altarino da nascondere: Gennaro ha una relazione con Tonina, svampita pasticciera amica di Isabella la quale, a sua volta, tradisce il marito con un giovane e impacciato gigolò.

 

Lui, lei, l'altra, l'altro e... altri due di troppo: si aggiungono, infatti, al già complicato quadrangolo amoroso, Cameloide - improbabile segretario di un importante businessman con cui Isabella vuole entrare in affari - e un diversamente giovane e arrivista stagista.

 

Impicci, impacci, coincidenze ed equivoci: Toy Boy due atti tutti da ridere!

 

 

 

Matrimoni sospesi

 

 

 

La commedia, in due atti, affronta il problema “matrimoniale” attraverso le “crisi” di tre coppie che abitano all’interno dello stesso palazzo. Ognuna di loro presenta problemi diversi, ma con un denominatore comune: difficoltà nel capirsi unita ad una incapacità di comunicare. Con ritmi frenetici, battute tagliate, i piani d’azione della storia sono rappresentati, in due ambienti diversi, allo scopo di rendere i personaggi più credibili possibile. Nonostante questo lavoro abbia contenuti molto “forti”, il divertimento è comunque assicurato attraverso l’evoluzione della storia e mai per battute futili o volgari.

 

 

 

L’opera de’ Pazzi

 

Il regista teatrale Tony Bacchetta e il suo aiutante Andrea Striscia, hanno avuto incarico dal Cavalier Aristide Tizzone, impresario teatrale, di metter su uno spettacolo ambientato nella Napoli del 1600 dove il protagonista è un suo avo che si ribella alle angherie dei prepotenti spagnoli. I due organizzano un casting alla ricerca di attori per lo spettacolo.

 

Ed ecco che in un classico studio cinematografico, tra pareti con manifesti e locandine, telecamere, sala posa, ecc., si presentano di volta in volta personaggi strani ma animati tutti da un solo sogno: fare l’attore.

 

A complicare la vita al povero regista si aggiunge un ulteriore ingrediente, il ricatto, operato con maestria da un scenografo gay innamorato e da qualche amante passata…. il tutto è condito dalla necessità di far fronte a debiti pregressi ed ecco quindi che al povero Bacchetta non resta altro da fare che scritturare gli aspiranti attori.

 

La sera della prova generale dello spettacolo, in uno scenario che raffigura una piazza della Napoli antica, si alternano sul palco diretti dal malcapitato regista tutti gli “attori” scritturati in un misto di personaggi importati dalla letteratura classica….. dai moschettieri a Don Abbondio dalla Regina Elisabetta a Don Rodrigo e ……….povero regista!

 

 

Din Don Don

 

 

 

Commedia brillante in due atti che pone al centro della trama un convento a dir poco stravagante composto da suore sui generis. in esso si svolgono situazioni abbastanza lontane dalla religiosità che vedono protagonisti “sorelle” scalmanate che daranno vita a situazioni in grado di scatenare grande ilarità e un serie infinita di equivoci e gag comiche.